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Senza tempo mi accostai,
mai vivendo questa vita,
calpestando a piedi nudi
l’arida landa
dei ricordi imbalsamati
e pendenti nella nicchia
di quel tempio sconsacrato
dove ho bivaccato a lungo
nelle notti fredde e scure,
nei sudori dell’estate,
nei silenzi del frastuono,
nella gloria del peccato.
Poi una voce mai sentita
scrisse nella mia corteccia
tre parole: Chiudi gli occhi…
E fu la luce. ©
Filippo Bozzali -